Onorevoli Colleghi! - La tristezza (Citrus Tristeza Virus) è una delle malattie più dannose e distruttive degli agrumi, in quanto colpisce gravemente la maggior parte delle specie coltivate, soprattutto se innestate su arancio amaro.
Originatosi con ogni probabilità nel sud-est asiatico, il virus si è progressivamente diffuso nelle più importanti aree agrumicole del mondo. Nel bacino del Mediterraneo esso è stato segnalato in forma epidemica in alcune regioni, dove ha causato la morte di milioni di piante (Spagna, Israele e Cipro).
I sintomi più classici e specifici della malattia sono il disseccamento dei rami, la defogliazione, la riduzione di sviluppo e il progressivo deperimento della pianta fino alla morte.
Nel nostro Paese l'agrumicoltura è basata quasi esclusivamente (circa il 95 per cento) sull'utilizzo dell'arancio amaro come portinnesto e ciò è di notevole pericolosità a causa della diffusione del virus della tristezza degli agrumi.
Le prime segnalazioni di piante infette portarono, già nel 1996, all'emanazione del decreto del Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali 22 novembre 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 285 del 5 dicembre 1996, che prevedeva l'applicazione di alcune misure di prevenzione e di controllo del fenomeno.
Come sostenuto di recente dalle principali organizzazioni agricole, tali misure non possono, oggi, ritenersi più sufficienti per fronteggiare quella che è divenuta una vera e propria emergenza. Vari focolai, infatti, sono già stati individuati in Sicilia (nella piana di Catania e in provincia di Siracusa), ma anche in altre aree insulari e del Mezzogiorno.
Occorre intervenire con urgenza, anche al fine di evitare che questa grave malattia